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20 agosto 2013

RAM: Monte Falterona

Appena finito di sistemare le robe del mare eccomi qua a fare il mio fotoreportino della Fantastica Giornata di Sabato in quel di Corniolo.

Ribadisco che queste sono le giornate che fanno bene all'estate, da appuntare nei ricordi!

In cima la Falterona il panorama non manca


Anche se ci sono strani personaggi!





Ma fortuna che ce ne sono anche di buoni!


Conquistata la vetta

....e si parte per la prima discesa.. (Foto THE BART)




Si risale per una splendida forestale immersa all'ombra dei faggi, ci si veste di RAM e......



Barto apre le danze per l'infinita discesa finale...


che posti... con le nostre macchinette nei boschi è sempre fatica immortalare qualche bella action,
in questo bel passaggio ci sono quasi riuscito riprendendo quasi tutti i compagni di avventura, Bart che classe gli dedico due scatti





Barto, con quel frontino fa paura, forse fa più paura senza casco e senza occhiali!!!


Bema sfuggito per un pelo


Marco concentratissimo, a parte in un tornantino


Max purtroppo andava troooopppo veloce.....

e io? .....a giusto facevo le foto!!
Finire la discesa e trovare persone ospitali che ti offrono caffè e digestivo...non ha prezzo!



A conclusione di un'epica giornata non poteva mancar un bel tuffo...quì ci potete ammirare tutti splendenti.............. per salutare gli amici, Tossici e non del forum...



evviva l'estate, evviva la montanbaic, evviva il forum, evviva RAM!!



Alla prossima!!!

La Bema Production è lieta di aver ripreso l'allegra scampagnata!


R.A.M Falterona from Matteo Bellini on Vimeo.

19 maggio 2012

Cascata del Piscino

By Barto


Durante l’inverno avevo letto della nascita di un nuovo sentiero nel versante Toscano del Parco, in zona Castagno D'Andrea , che permetteva di raggiungere una Cascata poco conosciuta (Cascata del Piscino) formata da una frana del Monte Falterona, con un  salto di 70 metri a 1100 metri di quota circa. Quale migliore occasione di andarla a visitare se non nel periodo primaverile?  Così visto che mancavo da tempo dall’amato Appennino e la voglia di bosco era tanta, ho studiato un’escursione che comprendesse non solo la visita alla Cascata ma toccasse anche la vetta del Monte Falco e del Monte Falterona, consapevole quindi di dover spingere la bici più volte ma del resto un bel giro di questo tipo ogni tanto si può anche fare, naturalmente con una giornata a disposizione e senza fretta! Purtroppo i vari impegni di tutti non hanno permesso di fare gruppo e all’appuntamento eravamo presenti solo io e il nonno Vittorio, sul quale so di poter contare in giri come questi. Partiti da Lago di Corniolo con una giornata splendida e temperatura fresca ma gradevole iniziamo la lunga salita verso i 1657 metri del Crinale. Il magnifico panorama della Giogana ci accompagna durante i primi 9 km verso Campigna. 
































Poi abbandoniamo l’asfalto e ci immergiamo nella splendida Abetina lungo il sentiero Natura

Pedalare su sentiero in questo ambiente fa dimenticare la fatica




Ponticino teniamo la sinistra e proseguiamo su sentiero sempre in salita con diverse rampe tecniche dove nonno Vittorio gode come un riccio e continua a blaterare distaccandomi : “Questa è Mountain-Bike” …ahhaaaa… sono contento che gli piaccia lo portato apposta!

Il sentiero ci lascia su asfalto poco trafficato ma sempre immerso nel bosco, in breve siamo ai Fangacci e proseguiamo fino al Passo Piancancelli dove prendiamo il GEA 00 in questo tratto chiamato anche “Pista del Lupo” la via più diretta alla vetta del Crinale.





















Ci rendiamo conto con piacere che la passione per questi posti non ha un limite, questo simpatico Signore Toscano partito da Firenze è arrivato alla Calla e poi ha deciso di farsi una passeggiata fino al Belvedere sul crinale  per poi scendere su San Godenzo e tornare a Firenze!
Sosta alla fonte più alta dell’Appennino, Sodo dei Conti….acqua eccezionale!
Giunti sul Crinale incontriamo un Forumendolo (Zio Pavido) insieme al suo gruppetto di amici, facciamo conoscenza e mangiamo qualcosa insieme  chiacchierando di sentieri e sulla nostra meta di giornata ma loro avevano altri programmi così ci siamo salutati con l’intenzione di beccarci per un’altra volta in compagnia!

Riprendiamo la marcia verso la vetta del Falterona e dopo una breve discesa tecnica altro breve tratto di bici in spalla.





















Alla croce la foto di rito è obbligatoria e il panorama spazia su tutto il Pratomagno.

Poco prima della Croce parte il Cai 16 discesa inedita per noi che ci è piaciuta anche molto, un bel 7 se lo merita tutto! Sempre nel bosco, nessun rilancio, alterna tratti tecnici con molti tornantini con pietre fisse a tratti veloci, un po’ sporca in alcuni punti (diversi rami a terra e due piante di traverso) ma ci sta visto la stagione invernale appena passata....



















Lungo la discesa una bellissima sorpresa... un passaggio su un nevaio che ancora non ha nessuna voglia di sciogliersi e sul quale sgommiamo come ragazzini felici!

























Arrivati al Rifugio Borbotto proseguiamo in discesa su forestale per un breve tratto poi a destra finalmente il sentiero verso la Cascata per la quale siamo venuti oggi!  Che dire il percorso è molto bello, in un bel bosco ma rimane haimè poco ciclabile sia all’andata che al ritorno! Sulla carta risultava facile, 50 metri di dislivello per 2 km ma non capisco sinceramente come abbiano fatto a calcolare l’altimetria….a noi è sembrato  più il contrario…!!!






















Del resto le cose bisogna provarle e adesso sappiamo che sicuramente questi 4km non vanno inseriti in un giro lungo come quello di oggi….peccato non ci siano stati gli amici mi sarebbe piaciuto sentire le loro imprecazioni nei miei confronti!
Comunque siamo stati ripagati dalla fatica fatta…. Cascate così non le vedi tutti i giorni!
Ritornati indietro sui nostri passi siamo risaliti a Piancancelli sulla stupenda forestale immersa nella faggeta poi a sinistra nel sentiero 00 questa volta in direzione del Rifugio Fontanelle e poi ancora giù fino al bivio con il Cai 301 Sentiero degli Alpini. Su questo bellissimo sentiero purtroppo è iniziato a piovere con intensità, pioggia fitta e sottile che ci ha convinto a rinunciare alla risalita a spinta verso Monte Ritoio e alla sucessiva discesa di Lavacchio ripiegando sul Cai 261 fino alla Fossa. Il Fondo comunque ci ha impegnato ugualmente parecchio è stata dura mantenere la bici sulla roccia bagnata e viscida. Superato il ponticello sul Bidente delle Celle siamo risaliti velocemente al Valico dei Tre Faggi  sempre sotto la pioggia fortunatamente più debole ,tralasciando a destra il Cai 259 e preferendo il comodo e veloce asfalto per un rientro più rapido e sicuro. Giunti alla macchina ha smesso di piovere e il cielo si è riaperto permettendoci di fare tutto con più calma.

Faggeta verso Piancancelli
Sentiero degli Alpini
Avevo proprio bisogno di una giornata così intensa di emozioni, sarà di certo ricordata con i suoi 50 km e 1800 metri di dislivello....cosa Vi siete persi...ahhhaaaaa!