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19 maggio 2012

Cascata del Piscino

By Barto


Durante l’inverno avevo letto della nascita di un nuovo sentiero nel versante Toscano del Parco, in zona Castagno D'Andrea , che permetteva di raggiungere una Cascata poco conosciuta (Cascata del Piscino) formata da una frana del Monte Falterona, con un  salto di 70 metri a 1100 metri di quota circa. Quale migliore occasione di andarla a visitare se non nel periodo primaverile?  Così visto che mancavo da tempo dall’amato Appennino e la voglia di bosco era tanta, ho studiato un’escursione che comprendesse non solo la visita alla Cascata ma toccasse anche la vetta del Monte Falco e del Monte Falterona, consapevole quindi di dover spingere la bici più volte ma del resto un bel giro di questo tipo ogni tanto si può anche fare, naturalmente con una giornata a disposizione e senza fretta! Purtroppo i vari impegni di tutti non hanno permesso di fare gruppo e all’appuntamento eravamo presenti solo io e il nonno Vittorio, sul quale so di poter contare in giri come questi. Partiti da Lago di Corniolo con una giornata splendida e temperatura fresca ma gradevole iniziamo la lunga salita verso i 1657 metri del Crinale. Il magnifico panorama della Giogana ci accompagna durante i primi 9 km verso Campigna. 
































Poi abbandoniamo l’asfalto e ci immergiamo nella splendida Abetina lungo il sentiero Natura

Pedalare su sentiero in questo ambiente fa dimenticare la fatica




Ponticino teniamo la sinistra e proseguiamo su sentiero sempre in salita con diverse rampe tecniche dove nonno Vittorio gode come un riccio e continua a blaterare distaccandomi : “Questa è Mountain-Bike” …ahhaaaa… sono contento che gli piaccia lo portato apposta!

Il sentiero ci lascia su asfalto poco trafficato ma sempre immerso nel bosco, in breve siamo ai Fangacci e proseguiamo fino al Passo Piancancelli dove prendiamo il GEA 00 in questo tratto chiamato anche “Pista del Lupo” la via più diretta alla vetta del Crinale.





















Ci rendiamo conto con piacere che la passione per questi posti non ha un limite, questo simpatico Signore Toscano partito da Firenze è arrivato alla Calla e poi ha deciso di farsi una passeggiata fino al Belvedere sul crinale  per poi scendere su San Godenzo e tornare a Firenze!
Sosta alla fonte più alta dell’Appennino, Sodo dei Conti….acqua eccezionale!
Giunti sul Crinale incontriamo un Forumendolo (Zio Pavido) insieme al suo gruppetto di amici, facciamo conoscenza e mangiamo qualcosa insieme  chiacchierando di sentieri e sulla nostra meta di giornata ma loro avevano altri programmi così ci siamo salutati con l’intenzione di beccarci per un’altra volta in compagnia!

Riprendiamo la marcia verso la vetta del Falterona e dopo una breve discesa tecnica altro breve tratto di bici in spalla.





















Alla croce la foto di rito è obbligatoria e il panorama spazia su tutto il Pratomagno.

Poco prima della Croce parte il Cai 16 discesa inedita per noi che ci è piaciuta anche molto, un bel 7 se lo merita tutto! Sempre nel bosco, nessun rilancio, alterna tratti tecnici con molti tornantini con pietre fisse a tratti veloci, un po’ sporca in alcuni punti (diversi rami a terra e due piante di traverso) ma ci sta visto la stagione invernale appena passata....



















Lungo la discesa una bellissima sorpresa... un passaggio su un nevaio che ancora non ha nessuna voglia di sciogliersi e sul quale sgommiamo come ragazzini felici!

























Arrivati al Rifugio Borbotto proseguiamo in discesa su forestale per un breve tratto poi a destra finalmente il sentiero verso la Cascata per la quale siamo venuti oggi!  Che dire il percorso è molto bello, in un bel bosco ma rimane haimè poco ciclabile sia all’andata che al ritorno! Sulla carta risultava facile, 50 metri di dislivello per 2 km ma non capisco sinceramente come abbiano fatto a calcolare l’altimetria….a noi è sembrato  più il contrario…!!!






















Del resto le cose bisogna provarle e adesso sappiamo che sicuramente questi 4km non vanno inseriti in un giro lungo come quello di oggi….peccato non ci siano stati gli amici mi sarebbe piaciuto sentire le loro imprecazioni nei miei confronti!
Comunque siamo stati ripagati dalla fatica fatta…. Cascate così non le vedi tutti i giorni!
Ritornati indietro sui nostri passi siamo risaliti a Piancancelli sulla stupenda forestale immersa nella faggeta poi a sinistra nel sentiero 00 questa volta in direzione del Rifugio Fontanelle e poi ancora giù fino al bivio con il Cai 301 Sentiero degli Alpini. Su questo bellissimo sentiero purtroppo è iniziato a piovere con intensità, pioggia fitta e sottile che ci ha convinto a rinunciare alla risalita a spinta verso Monte Ritoio e alla sucessiva discesa di Lavacchio ripiegando sul Cai 261 fino alla Fossa. Il Fondo comunque ci ha impegnato ugualmente parecchio è stata dura mantenere la bici sulla roccia bagnata e viscida. Superato il ponticello sul Bidente delle Celle siamo risaliti velocemente al Valico dei Tre Faggi  sempre sotto la pioggia fortunatamente più debole ,tralasciando a destra il Cai 259 e preferendo il comodo e veloce asfalto per un rientro più rapido e sicuro. Giunti alla macchina ha smesso di piovere e il cielo si è riaperto permettendoci di fare tutto con più calma.

Faggeta verso Piancancelli
Sentiero degli Alpini
Avevo proprio bisogno di una giornata così intensa di emozioni, sarà di certo ricordata con i suoi 50 km e 1800 metri di dislivello....cosa Vi siete persi...ahhhaaaaa!


9 dicembre 2011

Frontino Rulez

By Barto

Le "Tutine" si scusano per non essere state di compagnia ieri sul Pincio ma il bonus uscita è arrivato tardi ed oltre ad avere tempi ristrettissimi si è scelto di fare un "escursione diversa". Questa mattina alle 7.30 avevamo già lasciato il centro del paese di Santa Sofia alle spalle e spingevamo i nostri rapporti in salita...alle 11.40 le bici erano già riposte in macchina e alle 13.30 ero già rilassato nella mia vasca con le paperelle per un bel bagno tonificante!
 
La salita è stata poca e i panorami non erano un gran chè...



era anche freddo...un tempaccio

lungo la salita su un poggio abbiamo trovato 4 pietre buttate lì....tipo un piccolo "Stonehenge" dè noaltri....

il ramo non è stato tolto per non antropizzare il luogo

nel primo sentiero in discesa neanche un gradone, uno scalancone....tutto flow e velocissimo....bleeeeaaa!

nel secondo sentiero invece un crinale noioso...



non entusiasmante...

con il frontino e in fuorisella tutto troppo facile...sia per il nonno...

che per me...

avevamo pensato di fare un giro esplorativo in zona, ma alla fine abbiamo scelto per questo classico di 44km e 1400 metri di dislivello perchè il tempo era tiranno...ma sinceramente non me lo ricordavo così, non mi sento proprio di consigliarlo a chi piace anche girare con il frontino o 29niner front....tanta delusione nei nostri volti!


Santa Sofia- salita dalle Tre Fonti -Rifugio Pinone - Monte della Fratta -Monte Gufone -cai 267 - Corniolo - Forestale per il Sasso -cai 269 - Santa Sofia

Se siete ben allenati non andate neanche è una passeggiata....

Un caro saluto dalla Vostra affezionata "tutina".

8 ottobre 2011

Lavacchio Show

By Barto e Bema

Oggi l'escursione in programma era in parte esplorativa, e la cosa già da ieri al telefono gasava non poco il Presidente (uomo d'avventura) che ha dato subito conferma dicendomi : ci sono!!! Finalmente ci ha seguito anche il Bema che mancava da tempo ad un giro impegnativo e al ritrovo a Premilcuore  questa mattina  abbiamo conosciuto anche l'amico Naldone di Forlì, che si è unito alla scampagnata!
Il percorso affrontato oggi in sostanza è stato questo:
Premilcuore - salita su asfalto per Fiumicello,forestale per Pian dei Visi fino alla Colla di Pian di Mezzano - salita in parte a spinta fino a Monte Ritoio sul sentiero degli Alpini (301) -discesa sulla traccia di sentiero per Lavacchio di Sopra, Campo di Fuori,Ca' dell'Orso - Corniolo - Forestale del Sasso per Monte della Fratta - Tiravento finale - Premilcuore
La traccia in questione non l'avevo mai intrapresa ma sapevo che era già stata  percorsa e fatta conoscere dall'amico Malestro(Sergio) di Ravenna, pioniere di queste zone e ottimo biker, quindi una garanzia di divertimento non da poco!
Bè ragazzi... la definirei superba, come tutto il giro del resto, complice anche una meravigliosa giornata in full HD, come direbbe un amico di Lunano! Ci siamo persi soltanto per una mezzoretta....la soluzione era lì a portata di mano nell'aia della casa di Campo di fuori solamente un po' infrascata all'inizio, noi invece dopo una visita al rudere in parte ancora in piedi abbiamo percorso la traccia più evidente poco sopra, percorrendo un tratto di vecchia mulattiera che finisce nel fosso. Altra bella scoperta invece è stato il sentiero a destra prima dell'ultima casa (Capria) che continua a scendere, allungando la discesa, e si collega alla sterrata per Lago di Corniolo evitando la risalita a spinta verso Cà dell'Orso, questo grazie a Naldone che era avanti in avanscoperta e ci ha urlato nel bosco di deviare! La prossima volta sarà tutto d'un fiato senza interruzzioni...altrimenti cosa servono l'esplorazioni.....và anche in rima!
Partiti alle 10 di mattina tornati alla macchina alle 18, zaino in spalla, pranzo al sacco, varie forature, un problema alla catena risolto in breve tempo, 46 km e 1620 metri di dislivello.......queste sono le giornate che piacciono a me!

In salita lungo la bella Forestale di Pian dei Visi....peccato solo per i colori autunnali....per vederli nel massimo splendore si dovrà aspettare l'ultima d'ottobre....
il nostro Presidente se la ride...oggi è carico come una molla!

arrivati in cima la vista è superba...il Falterona è lì....si tocca con una mano...

Quindici minuti a spinta prima d'iniziare la discesa sul sentiero degli Alpini

Naldone "polpaccio d'acciaio"....e chi lo ferma in salita???

Lavacchio show.....si scende liberi e belli sui pratoni puntando le case....

molla...molla....che il fondo è buonooooo

che spettacolo !!! 


poi la mulattiera entra nel bosco con passaggi per niente banali...bisogna stare svegli ..... il Bema è tornato...

ogni tanto esce allo scoperto su lastroni di roccia...

vai Capitano...che zaino che hai....Evoc Freeraid!

poi si risale la frana e si prosegue lungo la lunga e bellissima Forestale fino
all'imbocco del 313

il resto poi lo conoscete...chiudere un giro con Mr. Tiravento è una garanzia di successo!

tornantini curiosi......

attenti a quei due




è ora di telefonare a casa.....sono le 18

ma del resto il tempo passa veloce quando ci si diverte, non ci si rende conto....in questi posti è scritto pure sui cartelli !!!

una birra al volo però non ce la toglie nessuno....ce la siamo meritata

Alla prossima amici miei..... però... dopo questo jolly penso proprio che il prossimo week-end giocherò in casa....aaahhhaaa