By Barto
Durante l’inverno avevo letto della nascita di un nuovo
sentiero nel versante Toscano del Parco, in zona Castagno D'Andrea , che permetteva di
raggiungere una Cascata poco conosciuta (Cascata del Piscino) formata da una
frana del Monte Falterona, con un salto
di 70 metri a 1100 metri di quota circa. Quale migliore occasione di andarla a
visitare se non nel periodo primaverile?
Così visto che mancavo da tempo dall’amato Appennino e la voglia di
bosco era tanta, ho studiato un’escursione che comprendesse non solo la visita
alla Cascata ma toccasse anche la vetta del Monte Falco e del Monte Falterona,
consapevole quindi di dover spingere la bici più volte ma del resto un bel giro
di questo tipo ogni tanto si può anche fare, naturalmente con una giornata a
disposizione e senza fretta! Purtroppo i vari impegni di tutti non hanno
permesso di fare gruppo e all’appuntamento eravamo presenti solo io e il nonno
Vittorio, sul quale so di poter contare in giri come questi. Partiti da Lago di
Corniolo con una giornata splendida e temperatura fresca ma gradevole iniziamo
la lunga salita verso i 1657 metri del Crinale. Il magnifico panorama della
Giogana ci accompagna durante i primi 9 km verso Campigna.
Poi abbandoniamo l’asfalto e ci immergiamo nella splendida
Abetina lungo il sentiero Natura
Pedalare su sentiero in questo ambiente fa dimenticare la
fatica
Ponticino teniamo la sinistra e proseguiamo su sentiero
sempre in salita con diverse rampe tecniche dove nonno Vittorio gode come un
riccio e continua a blaterare distaccandomi : “Questa è Mountain-Bike” …ahhaaaa… sono
contento che gli piaccia lo portato apposta!
Il sentiero ci lascia su asfalto poco trafficato ma sempre
immerso nel bosco, in breve siamo ai Fangacci e proseguiamo fino al Passo
Piancancelli dove prendiamo il GEA 00 in questo tratto chiamato anche “Pista
del Lupo” la via più diretta alla vetta del Crinale.
Ci rendiamo conto con piacere che la passione per questi
posti non ha un limite, questo simpatico Signore Toscano partito da Firenze è
arrivato alla Calla e poi ha deciso di farsi una passeggiata fino al Belvedere
sul crinale per poi scendere su San
Godenzo e tornare a Firenze!
Sosta alla fonte più alta dell’Appennino, Sodo dei
Conti….acqua eccezionale!
Giunti sul Crinale incontriamo un Forumendolo (Zio Pavido)
insieme al suo gruppetto di amici, facciamo conoscenza e mangiamo qualcosa
insieme chiacchierando di sentieri e
sulla nostra meta di giornata ma loro avevano altri programmi così ci siamo
salutati con l’intenzione di beccarci per un’altra volta in compagnia!
Riprendiamo la marcia verso la vetta del Falterona e dopo
una breve discesa tecnica altro breve tratto di bici in spalla.
Alla croce la foto di rito è obbligatoria e il panorama
spazia su tutto il Pratomagno.
Poco prima della Croce parte il Cai 16 discesa inedita per
noi che ci è piaciuta anche molto, un bel 7 se lo merita tutto! Sempre nel bosco,
nessun rilancio, alterna tratti tecnici con molti tornantini con pietre fisse a
tratti veloci, un po’ sporca in alcuni punti (diversi rami a terra e due piante
di traverso) ma ci sta visto la stagione invernale appena passata....
Lungo la discesa una bellissima sorpresa... un passaggio su un nevaio che ancora non ha nessuna voglia di sciogliersi e sul quale sgommiamo come ragazzini felici!
Arrivati al Rifugio Borbotto proseguiamo in discesa su
forestale per un breve tratto poi a destra finalmente il sentiero verso la
Cascata per la quale siamo venuti oggi!
Che dire il percorso è molto bello, in un bel bosco ma rimane haimè poco
ciclabile sia all’andata che al ritorno! Sulla carta risultava facile, 50 metri
di dislivello per 2 km ma non capisco sinceramente come abbiano fatto a
calcolare l’altimetria….a noi è sembrato
più il contrario…!!!
Del resto le cose bisogna provarle e adesso sappiamo che
sicuramente questi 4km non vanno inseriti in un giro lungo come quello di
oggi….peccato non ci siano stati gli amici mi sarebbe piaciuto sentire le loro
imprecazioni nei miei confronti!
Comunque siamo stati ripagati dalla fatica fatta…. Cascate
così non le vedi tutti i giorni!
Ritornati indietro sui nostri passi siamo risaliti a
Piancancelli sulla stupenda forestale immersa nella faggeta poi a sinistra nel
sentiero 00 questa volta in direzione del Rifugio Fontanelle e poi ancora giù
fino al bivio con il Cai 301 Sentiero degli Alpini. Su questo bellissimo
sentiero purtroppo è iniziato a piovere con intensità, pioggia fitta e sottile
che ci ha convinto a rinunciare alla risalita a spinta verso Monte Ritoio e alla sucessiva discesa di Lavacchio ripiegando sul Cai 261 fino alla Fossa. Il Fondo comunque ci ha impegnato ugualmente
parecchio è stata dura mantenere la bici sulla roccia bagnata e viscida.
Superato il ponticello sul Bidente delle Celle siamo risaliti velocemente al
Valico dei Tre Faggi sempre sotto la
pioggia fortunatamente più debole ,tralasciando a destra il Cai 259 e preferendo
il comodo e veloce asfalto per un rientro più rapido e sicuro. Giunti alla
macchina ha smesso di piovere e il cielo si è riaperto permettendoci di
fare tutto con più calma.
Faggeta verso Piancancelli
Sentiero degli Alpini
Avevo proprio bisogno di una giornata così intensa di
emozioni, sarà di certo ricordata con i suoi 50 km e 1800 metri di dislivello....cosa Vi siete persi...ahhhaaaaa!