8 luglio 2011

Alto Garda Bresciano - 1° giorno



By Barto, Bema, Max, Dani, Luca, Van

E'dal 2003 che mi frulla in testa l'idea del Monte Bianco, da quando lessi un articolo su Bici da Montagna, (all'epoca la rivista si chiamava così) mi ricordo anche il titolo dell'articolo : "a due passi dal cielo". Così ho passato l'inverno a progettare un bel tour che comprendesse il meglio della zona: pedalabilità al 90%, single-track da fiaba, torrenti, laghi alpini, ghiacciai ,discese tecniche, rifugi.....poi ho convinto i miei compagni a seguirmi, ed è stato facile, tutto era pronto, questa volta sarei riuscito a realizzare il mio piccolo sogno con gli amici giusti! Ma, c'è sempre un ma, purtroppo il meteo ha voluto metterci lo zampino e a pochi giorni dalla partenza ha scombinato tutti i nostri piani. Incredibilmente la zona Valdostana sarebbe stata l'unica  per tutto il week-end sotto nuvole dense e temporali  ed anche la telefonata al gestore del Rifugio in quota dove avremmo dovuto dormire ci ha confermato che era meglio desistere. In ogni caso non ci siamo dati per vinti e abbiamo sfoderato la seconda scelta, anche se chiamarla così è riduttiva e non se lo merita di certo; orientandoci dove ci sarebbero state tre belle giornate di sole : il Lago di Garda. E' bastato un breve consulto con Max che ha chiesto consiglio a suo cugino Milzo dei Biker di Brescia ( i tremendi BdB) ed è subito saltato fuori un programmma da brivido! Abbiamo soggiornato a Vesio, una piccola  frazione del comune di Tremosine a 600 metri di altitudine, che regala una stupenda vista del lago, fuori  dai clamori quindi e dal traffico e proprio per questo molto rilassante. Abbiamo pedalato per due giorni dalla mattina al tramonto godendoci ogni secondo a disposizione, senza fretta in un’ambiente fantastico. Alla fine di ogni giornata non ci facevamo mancare niente visto che l'albergo metteva a disposizione piscina, sauna e bagno turco compreso nel prezzo, poi la sera a cena in una piccola trattoria in zona a gestione famigliare, con tavolo in veranda.
In programma c'erano tre traccie epiche ma ne abbiamo portate a termine solo due...sì perchè il terzo giorno ci siamo fatti ammaliare dal canto delle sirene, godendoci la piscina e passeggiando sul Lago, ma credetemi circa 4000 metri di dislivello e 90 km in due giorni ci sono bastati, terreno difficile quello del Garda sia in salita che in discesa!

Barto: "era da tempo che non mi divertivo più così, queste réunion di più giorni sono un toccasana!"

Bema : "Gran bel giro, gran bel gruppo.Il Garda non è un brutto ripiego, direi che chiamarlo "ripiego" è offensivo! Percorsi favolosi, le due salite piu' belle che abbia mai affrontato mentre le  discese (per me ) anche troppo tecniche in parecchi punti e pure troppo esposte!"


Dani: "Come ho scritto su FB prima di partire, se non sarà Bianco, sarà Blu come il Garda e così è stato, il Blu del Garda ci ha accompagnato per la due giorni di puro AM di una bellezza unica, con trail stupendi sia in salita che in discesa, impegnativi sia in discesa che in salita, con una compagnia perfetta sotto ogni punto di vista!"

Van : "Esperienza bellissima! Avevo gia' fatto alcuni viaggi itineranti come cicloturista dei quali ero rimasto entusiasta, ma la bellezza dei paesaggi che abbiamo attraversato ai quali solo pochi fortunati, preparati e soprattutto affiatati bikers possono accedervi sono un'esperienza che rimarrà impressa a lungo nella mia memoria."

Luca: " è stata veramente un esperienza unica ed indimenticabile! voglio ringraziare tutti i compagni di viaggio Van, Barto, Maxi, Dani e Bema!!! siamo stati troppo forti!!!"                 

Max : " Three days very ALL MOUNTAIN "



1° giorno: Vesio - Cai 106 - 104 - 102 - Passo Nota - Passo Tremalzo -Cai 224 - Cai 222 - Vesio 

Perfortuna il cielo è sereno e il sole splende visto che ci aspetta una lunga salita fino a 1800 metri.La sera prima mentre cenavamo nella terrazza dell'ottima trattoria vicino all'albergo, è scoppiato l'inferno! Un temporale di forte intensità in pochi minuti ha trasformato la strada in ruscello e ricoperto l'asfalto di cubetti di ghiaccio grossi come noci....perfortuna è durato poco.























da subito la pendenza è impegnativa e il fondo anche




























ma non c'è fretta e ci godiamo i panorami





































la salita è sempre più affascinante, si transita su un sentiero con molti passaggi in gallerie scavate nella roccia dai nostri Alpini durante la grande guerra





































si scollina a circa 1300 metri di quota tra panorami mozzafiato, il sentiero ridiventa un'ampia sterrata e con 2 km di veloce discesa si giunge in prossimità del Passo Nota, dove decidiamo di fare una sosta e berci un caffettino nel caratteristico rifugio gremito di Bikers con un sottofondo di musiche e cori alpini  d'altri tempi


adesso viene il bello si continua a salire....a salire....a salire verso il Tremalzo

mentre si pedala si perde il conto dei tornanti....

























ma siamo pur sempre in vacanza e non ce ne dimentichiamo

























finalmente ci siamo l'ultima e lunga galleria, siamo a 1863 metri
































questo è quello che ci appare all'uscita























la foto di gruppo è d'obbligo, per di più con le divise nuove fatte appositamente per il Tour...anche se sulla maglia c'è scritto Monte Bianco ma non si vede è sul davanti.....ahhhaaaaaaa


Un velocissimo chilometro in discesa su strada brecciata ci porta presso il rifugio Garda dove i gestori ci accolgono parlandoci in tedesco e sono di una simpatia come un "gatto attaccato ai maroni" ma a noi ci rimbalza... ci mangiamo uno strudel e indossiamo le protezioni. Adesso ci aspetta una discesa infinita Cai 222 che inizia dalla Malga Ciapa


















il sentiero è immerso in un ambiente da sogno, molto selvaggio (avvistiamo anche diversi camosci) dal punto di vista tecnico è molto difficle per via del fondo smosso e pietroso, alcuni tratti sono davvero al limite per noi ma siamo gasati come non mai e facciamo di tutto per rimanere in piedi, in un punto però Luca cade, senza conseguenze per fortuna ma rompe il display del Twonav...sigh!





























































































la discesa finisce con un bellissimo guado da prendere a tutta velocità poi ci si ritrova sulla sterrata da dove sale la Bike extreme in breve si raggiunge l'asfalto e Vesio. Proprio in quest'ultimo tratto rompo il filo del cambio ma fortunatamente ho una corda nello zaino e miei compagni mi danno uno strappo....poi in albergo aggiustiamo il tutto grazie a Max che ne aveva uno di scorta!
Giornata vissuta fino alla fine, fantastico!

E domani un'altra avventura ci aspetta.....




































Per vedere l'album intero delle foto del Dani eccole qui sotto