13 novembre 2010

Raduno - Bagno di Romagna

By Dani

Stamattina alle 8.20 io puntuale al parcheggio del cimitero di San Piero, mentre mi arriva un sms del Bema che mi dice "non ce la farò mai ad arrivare alle 8.30", e infatti ha tardato ma non di molto, tanto poi non cambiava nulla, alla fine siamo partiti alle 9.45 invece delle 9.00.
Paghiamo la nostra quota d'iscrizione, 15€ per un buono pasto e un adesivo con scritto 220w (che non so a cosa serve, ma mi dicono di attaccarlo al casco, e visto che ci sta bene lo attacco).
Ovviamente decidiamo per il giro enduro lungo, che era previsto sul Comero, mentre alla partenza vediamo che ci stiamo dirigendo dalla parte opposta, ci guardiamo intorno e vediamo che l'abbigliamento predominante è la tutina stretta stretta e infatti, si parte a canna e il Bema si preoccupa per il ritmo che stiamo tenendo (e poi è ancorala prima salita) il giro è stato questo San Piero-Salita classica fino a Fonte Abate-Rio Salso-213-213A fino a Ca di Veroli-Risalita per Ponte del Faggio-Risalita fino a Pietrapazza-Risalita fino a sotto il monte Carpano-Chiardovo fino a San Piero.
Prima di tutto perchè ho evidenziato Risalita? Perchè purtroppo oggi il Bema ha avuto la classica giornata sfigata, non era lui (secondo me ieri serà ha fatto fatto un bella sbornia e non me l'ha voluto dire), a partire dal ritardo della mattina, alla doppia foratura simultanea lungo il 213, ai crampi in salita che non gli volevano far terminare il giro, e invece supportato e sopportato(scherzo) un po' da tutti ha portato a termine il giro, grande Bema.
Cosa dire, a me il giro è piaciuto davvero tanto anche perchè a parte la prima salita fino al bivio per Rio Salso è stato tutto nuovo, unica cosa che per Rio Salso ci siamo "bruciati" i primi 3 Km fino ad inboccare il 213, tutti per strada brecciata (a vedere adesso la cartina non so se dal bivio per Rio Salso si riusciva a salire al Monte Piano per poi fare tutto il 213 fino in fondo, ma qui Barto mi saprà dire)
Comunque il 213 mi è piacuto, non è tecnicissimo (nel senso che non ci sono molti gradoni, è tutto pietre grosse non smosse e qualche radice, ma con una distesa di foglie bagnate, e stare in piedi era un bella impresa ma ce l'abbiamo fatta! tutto immerso nel bosco, bello).
Poi continuiamo fino a Ponte del Faggio e poi l'interminabile salita che ci riporta in crinale.
Ora c'era chi diceva di fare la becca (il Corzano vista l'ora un po' tarda, si è subito scartato) chi il Chiardovo (che da come diceva bart l'avevano "spianato") io ero forse più contento di fare la Becca, poi giustamente siccome il Bema, anzi le sue gambe gridavano pietà, assieme ad un ragazzo "guida" di Cesena abbiamo deciso per Chiardovo.
Cosa devo dire, a me, e anche al Bema, ci è piaciuto un casino, sarà che non l'avevo mai fatto, sarà che io non l'ho visto proprio spianato, c'erano dei bei gradoni e dei bei passaggi tosti (aggiungiamo l'umidità delle rocce) mi sono proprio divertito, la traccia mi da un bella 2+2 di 33km dislivello sballato quindi non veritiero ma secondo me 1200/1300 ci stanno!
Giornata, davvero bella, mi dispiace per il Bema che un po' ha sofferto, ma alla fine penso si sia divertito anche lui, dai poi la potremmo rifare in una gioranta più fortunata e tutti insieme anche con gli assenti di oggi.
Alcune foto d'obbligo, che ho fatto qua e la.....

Questa mattina nel viaggio in auto, Frontino (PU) in silhouette


In salita da San Piero, il Bema e altri ragazzi di Cesena

Abbiamo lasciato la nebbia a San Piero e noi ci godiamo il sole

Il Bema che sale preoccupandosi del ritmo

Partenza per il 213 fino al Ponte del Faggio

 Si continua a scendere e il tipo mi dice: "un ragazzo ha bucato!" "chi?" chiedo io "quello con quel cancello di GT?" e lui cosa avrà risposto?!?

una bella cascata lungo il percorso

Un autoscatto mentre aspettavo il Bema così non potete dire che ho inventato tutto e che io non c'ero

ristoro finale